Il progetto riflette sul concetto di silenzio, inteso non come assenza assoluta di suono, ma come condizione controllata. L’”Auditorium A” del CPTV Rai di Milano ne è un esempio: uno spazio progettato per ricreare il silenzio e favorire suoni limpidi e definiti, fondamentali per la prosa radiofonica. L’artefatto tattile traduce visivamente e materialmente le qualità acustiche di questo ambiente, tra superfici fonoassorbenti e riflettenti.
Il progetto presenta la Scatola dei Rumori e la Scatola dei Campanelli, strumenti iconici del CPTV Rai di Milano, utilizzati dai rumoristi durante i radiodrammi degli anni ‘80. Il video esplora l’ambiente "casa" dei radiodrammi, un’architettura immaginaria dove il suono plasma lo spazio come la luce. L'artefatto tattile-uditivo, con oggetti metallici, elementi lignei e moduli sonori, invita il visitatore a sperimentare la produzione di rumori in un'esperienza che riaccende i suoni della memoria domestica.
Il video valorizza il registratore multitraccia Studer A80, custodito nella sede Rai di Milano, con una narrazione che intreccia suoni e forme. Seguendo il percorso del nastro magnetico, esplora la teoria delle vibrazioni, mostrando come il suono possa essere percepito anche visivamente. L’uso di audio spaziale amplifica l’esperienza, facendo percepire i suoni provenienti da diverse direzioni. Completa il progetto un artefatto tattile che permette all’utente di percepire le vibrazioni di vari materiali.
Il progetto racconta l’oscillatore Wavetek 110, custodito nello Studio di Fonologia Rai di Milano. Traduce le onde sonore in forme visive e tattili, rendendo accessibile ciò che solitamente è invisibile. Attraverso un video, le tre onde – sinusoidale, triangolare e quadrata – prendono vita, raccontate con immagini e suoni. Tre artefatti tattili completano l’esperienza: materiali e rilievi diversi permettono di percepire le onde anche con il tatto, superando la barriera tra suono e materia e trasformando le frequenze in forme da vedere e toccare.
Il progetto "Oltre l'Ascolto" indaga l’universo sonoro dello Studio di Fonologia Musicale della Rai di Milano attraverso un’estetica visiva in bianco e nero, densa e granulosa. Luci, ombre e forme organiche si muovono come onde sonore rese visibili, rievocando lo spirito sperimentale e rivoluzionario delle tecnologie del 1955. Tre superfici sinestesiche permettono di percepire simultaneamente lo strumento e il suono che produce, trasformando l’ascolto in un atto immersivo, fisico e intuitivo.
Il progetto In Traccia è un percorso multisensoriale che esplora suono, forma e memoria attraverso un viaggio nel tempo. Protagoniste sono le radio Philips 90 RL, Telefunken Ketty e Contec Boombox, conservate al Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino. Il video narrativo, insieme agli artefatti tattili, rendono l’uso e il contesto nel passato di queste radio un’esperienza accessibile a tutti.
Il progetto illustra l’evoluzione dei metodi di sintonizzazione delle frequenze, negli apparecchi radio degli anni ‘20 e ‘30, testimoniando il passaggio dalla scala muta alla scala parlante.
Tramite l’analisi di tre radio esposte al Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino, si evidenzia come la ricerca della stazione sia divenuta progressivamente più immediata. Due artefatti ripropongono in chiave tattile e uditiva l’esperienza di sintonizzarsi su una stazione radio: uno in maniera più accessibile, mentre l’altro restituisce un’interazione più complessa e meno intuitiva.
Dall'invisibile voce della radio Savigliano alla luce coinvolgente del televisore Mivar a colori, passando per il prototipo Safar: tre dispositivi iconici, esposti al Museo della Radio e della Televisione Rai, raccontano la trasformazione dell’esperienza mediale, da un ascolto intimo a una visione totalizzante. Un progetto tattile e audiovisivo accessibile che restituisce questo passaggio attraverso lo sguardo di chi ha vissuto lo stupore dell’arrivo di nuovi linguaggi. Lo spettatore è guidato in un climax sensoriale crescente, dove memoria, percezione ed emozione si amplificano simultaneamente.
Evento espositivo e workshop organizzati da SAVLab, dai docenti (Dina Riccò e Gian Luca Balzerano), collaboratori (Alessandro Zamperini, Giulia Martimucci, Alberto Barone, Lorenzo Maffei, Weihuan Hou) con la partecipazione degli studenti del “Laboratorio di progettazione di artefatti e sistemi complessi”, CdLM in Design della comunicazione, Scuola del Design, Politecnico di Milano, A.A. 2024/25. Con la collaborazione di CPTV Rai di Milano, Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino, Museo degli Strumenti musicali/Castello Sforzesco, Rai Pubblica Utilità/Accessibilità, Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, Accessiblity Days APS.
Ore 9.00 - 18.00
Secondo piano